Report del 2007.12.13

Italy, Sapri (SA)
Data: 13.12.2007
Da ore 21.30 a 23.30
Trasparenza ottima – Turbolenza fastidiosissima
Seeing = 3-4 (scala di Pickering – 10=migliore)

Ho messo tutta l’attrezzatura in auto verso le 20.00. Da tenere presente che il dob è in garage – freddo ma privo di umidità. Naturalmente i finestrini dell’auto li ho abbassati completamente.

Alle 21,15 mi sposto sul luogo prescelto per la mia osservazione “urbana”.

In meno di 10 minuti sono pronto (che bello il dobson)! a trasparenza è davvero eccezionale. Stimo la magnitudine visuale in maggiore di 5,5. Ad occhio nudo ed in visione diretta vedo M31 – il doppio ammasso del Perseo e ciò che rimane della cometa Holmes ! e teniamo presente che a circa 30 metri ho tre lampioni gialli… mi sembra più che accettabile. Il vento non è molto forte anche se gelido e abbastanza fastidioso. Il cielo è completamente sgombro e terso.
Per collimare telrad e cercatore uso Marte, alto circa 45°.

Appena metto l’occhio sull’HypZoom mi rendo conto che il seeing è il peggiore che abbia mai visto nella mia pur breve esperienza !!!! Marte è una pallina giallo-arancio sfocata e pulsante, senza nessuna possibilità di mettere a fuoco alcunché.
Ho subito puntato Beta Tauri, più in alto ma… anche peggio. Una “pallina di polistirolo”. Nessuna verso di renderla più o meno puntiforme. Vagando di qua’ e di la’, ormai sconsolato, ero quasi pronto ad arrendermi.

Mi dico: vediamo almeno ciò che resta della Holmes e poi si va a casa.

Punto la Holmes, con qualche difficoltà perché è quasi allo zenit, e una nebulosità grigia mi riempie letterelmente l’oculare. E’ davvero enorme. E devo dire, molto più luminosa di quanto mi potessi aspettare.

Proviamo M31. Mi aspettavo una delusione forte dopo averla osservata da cieli ben migliori. Però ! Mica male. Osservo per qualche minuto e anche M110 e M32 si vedono con facilità. Riesco a percepire con visione distolta la banda scura su M31. L’immagine non è molto luminosa ed il contrasto è esiguo ma comunque è una visione splendida.

Ci siamo, diamo un’occhiata al doppio ammasso del Perseo. Quì le cose cambiano. Non perchè lo spettacolo non sia comunque emozionante come sempre. Ma le stelle, di cui si precepiscono chiaramente le colorazioni, non sembrano riuscire a mettersi a fuoco nemmeno ai più bassi ingrandimenti. Tutta l’immagine d’altronde ribolle notevolmente.

All’improvviso dopo aver consultato una mappa per cercare M76 rimetto l’occhio al tele e… si deve essere spostato mi sa che sto osservando di nuovo la Holmes. NO ! Nuvole ! O meglio una sola nuvola non molto grande si era piazzata proprio lì. Mi guardo attorno. Tutto sereno.

Vabbè, cerchiamo altro.

Non avevo ancora osservato gli ammassi aperti dell’Auriga. Avevo preparato delle mappe. Andiamo.

Già nel cercatore M38, M36 e M37 sono molto belli, immediatamente visibili. Li osservo lungamente zoomando avanti e indietro tra 52 e 156x. Già oltre 78x diventa veramente difficile mettere a fuoco. L’immagine ribolle. Ma gli ammassi sono davvero belli anche così. Riesco poi a trovare agevolmente NGC1907, piccolo e compatto; conto una ventina di stelle.

Poi vedo tutto grigio ! Noooo… Un’altra nuvola, questa volta accompagnata da altre verso nord mi sta coprendo il campo. Mi guardo attorno e il cielo è comunque abbstanza sgombro.

C’è Orione a circa 45°. Giro il dob e punto.

Prima tappa, ovviamente M42. Non l’ho mai osservata con il dobson da 25cm. Resto impietrito ! Osservo per oltre 20 minuti. Non riesco a credere alla incredibile quantità di dettagli che si riesce ad osservare.
E’ enorme. La nebulosità va ben oltre i 60′ di campo dell’HypZoom a 24mm. A 78x la parte centrale della nebulosità oscura che sembra propendersi da M43 è praticamente tridimensionale. Anche M43 si osserva senza difficoltà.
Percorro la “spada” di Orione. Assolutamente splendida NGC1977, con chiaroscuri interni che spiccano. Riconoscibilissimo il “running man”. Più in su lo splendido ammasso aperto NGC1981 in tutto il suo splendore.

Già che c’ero provo qualcosa di più difficile. NGC 1999, dopo qualche tentativo individuo la zona. Ma non riesco a percepire nulla di più di una leggera nebulosità che avvolge una stellina.

Nei paraggi cerco NGC1788. Anche questa è davvero difficile. Si percepisce solo come una piccola nebulosità che circonda due stelline.

M78 è il prossimo obiettivo. Ci metto un po’ a trovarla. Non è molto appariscente ma la nebulosità è abbastanza luminosa, avvolge 2 stelline e si estende verso l’alto. Con difficoltà riesco a trovare NGC2112. E’ davvero al limte della serata e conto meno di 10 stelline.

Adesso esagero! Punto Alnitak (Z Orionis) – non penso minimamente di sdoppiarla data la serata. Il mio obiettivo è un’altro.
NGC2024, la Nebulosa Fiamma. Con lo zoom Hyperion vado avanti e indietro fino a trovare un giusto compromesso tra il campo inquadrato e il dover tenere fuori il più possibile Z Ori. Abituo gli occhi. Mi sposto più volte lontano e poi ritorno – sempre facendo attenzione a non far entrare Alnitak nel campo. All’improvviso inizio a percepire una leggere nebulosità, peraltro abbastanza estesa a 78x ed irregolare. Si nota una zona scura centrale che attraversa diagonalmente il campo. Osservo naturalmente in distolta. Le screziature, per quanto davvero eteree sono li.
Questa davvero non credevo possibile osservarla se non sotto cieli scurissimi.

Nuvole sempre più grosse vagano ormai per il cielo, lasciandomi poco tempo per osservare altro. In uno squarcio abbastanza ampio vedo lo spazio necessario per puntare M1. E’ evidente già a 56x; anche se molto scura è “densa” e quindi facilmente percepibile. A 156x non si coglie nessuna particolare se non la forma più o meno ovale ma con i bordi irregolari.

Adesso le nuvole sono davvero troppe. Si torna a casa.

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